Sono ancora poche le persone attente alla sicurezza dei dati personali presenti all’interno dei dispositivi digitali (computer, tablet, smartphone). Eppure, se il computer o lo smartphone dovessero rompersi o essere rubati, i nostri file correrebbero il rischio di essere perduti per sempre. Secondo una recente ricerca di Kingston Technology, le abitudini degli italiani in materia di backup e sicurezza lasciano molto a desiderare. PASSIONEtecnologica.IT vi svela i numeri di questa nuova e interessante news di tecnologia.
Le Statistiche mondiali
Le statistiche riportano dati allarmanti: nel mondo, ogni minuto vengono persi o rubati 113 cellulari per un totale di 162.000 dispositivi al giorno. A questi numeri si aggiunga che i dispositivi quotidianamente si danneggiato, alcuni in modo irreparabile, senza offrire la possibilità di recuperare i propri dati personali. In questo scenario, il backup dei dati diventa una priorità per chiunque utilizzi un dispositivo digitale.
Backup dati regolare (la minoranza)
Solo il 18% degli intervistati ha dichiarato di effettuare il backup dei dati almeno una volta al mese. Ma esiste una gerarchia e i dati più importanti per gli utenti sono: Foto e video per il 61%, credenziali e password per il 17%, documenti per il 14% e contatti per l’8%. Tuttavia, dallo studio emerge una scarsa confidenza degli utenti per le operazioni di backup dei dati. Quasi la metà degli intervistati ammette di improvvisare le operazioni di salvataggio, senza però essere certi dei risultati finali. C’è quindi da scommettere che in buona fede vengano commessi errori senza nemmeno saperlo.
Backup dati occasionale (la maggioranza)
L’84% degli intervistati da Kingston dichiara di aver perso i dati almeno una volta nella propria vita. Purtroppo, il 55% del campione di questo studio dichiara di effettuare il backup dei dati solo occasionalmente, senza utilizzare gli strumenti adeguati e particolari frequenze di salvataggio. Ricordiamo che esistono numerosi strumenti e procedure per salvare i dati personali nel cloud o localmente, all’interno di dispositivi di memorizzazione come dischi esterni o NAS.
Backup dati mai eseguito (percentuale preoccupante)
Infine, il 13% del campione intervistato ha dichiarato di non conoscere per nulla il significato di backup e di non aver mai messo al sicuro le informazioni personali. Eppure, la dichiarazione unanime da parte di queste persone è sempre la stessa: “Se dovessi perdere i miei dati, sarebbe la fine del mondo”. Gli utenti di questo segmento ritengono che le probabilità di episodi minacciosi per la sicurezza dei propri dati (virus e attacchi hacker) siano scarse e irrilevanti. Molto più probabile invece il furto e lo smarrimento del dispositivo, ma anche in questo caso, secondo gli intervistati, il rischio non vale la candela.