Wiko View 3 è il nuovo smartphone dell’azienda francese presentato in occasione del Mobile World Congress 2019. Il produttore completa la sua proposta con Wiko View 3 Pro e View 3 Lite. In questa recensione ci occupiamo del modello standard, uno smartphone che tenta di imporsi in un segmento complicato, la fascia medio bassa del mercato dove a fare da padrone c’è ilRedmi Note 7. View 3, però, ha tutte le carte in regola per conquistarsi una posizione e attirare l’attenzione anche degli utenti meno tecnologi.
n Italia, è venduto a 199 euro con 3 Gigabyte di RAM e 64 Gigabyte di memoria interna a supporto del processore Mediatek Helio P22. L’azienda ha svolto un ottimo lavoro dal punto di vista del design soprattutto se comparato con la generazione precedente. Wiko View 3, infatti, riprende tutte le tendenze del momento in ambito smartphone: stile elegante, ampio display, notch a goccia e tripla fotocamera posteriore.
Non è un dispositivo dalle grandi pretese, ma è un prodotto basilare in grado di accompagnare l’utente durante lo svolgimento delle attività quotidiane. Offre tutto ciò che promette al netto di qualche rallentamento in alcuni momenti. Per il resto, è uno smartphone completo e in linea con il prezzo di listino.
Bel design, prestazioni altalenanti
Avevo già avuto modo di toccare con mano Wiko View 3 durante il MWC 2019. Le impressioni avute in quella occasione sono state confermate. Wiko ha decisamente migliorato la qualità dei materiali utilizzati. La scocca resta in plastica ma la sensazione al tatto non è sgradevole. È piacevole e lo smartphone non risulta scivoloso. L’unità in nostro possesso è nella colorazione Electro Been davvero ben riuscita. È disponibile anche nella colorazione Night Blue e Blush Gold. La back cover trattiene le impronte anche se l’effetto chiaro-scuro le rende meno visibili.
Lo smartphone risulta solido e ben costruito. Il pannello posteriore ospita il sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali (velocità e precisione nella media) e la tripla fotocamera posteriore, di cui ci occuperemo più avanti nella recensione. Sul bordo destro troviamo il pulsante di accensione e il bilanciere del volume. Devo ammettere che ho avuto qualche difficoltà nel raggiungimento di quest’ultimo a causa delle dimensioni non proprio contenute dello smartphone (159 x 76.5 x 8.2 mm). Il peso è di 178 grammi. Risulta abbastanza leggero.
Wiko View 3 integra un display IPS LCD da 6,26 pollici con rapporto di forma in 19:9 e risoluzione HD+ (1.560 x 720 pixel). Ecco, forse questo è uno dei compromessi da accettare. Almeno in termini di risoluzione i diretti concorrenti riescono ad offrire di più. Il già citato Redmi Note 7, per esempio, ha un display con risoluzione Full-HD+. Da un punto di vista d’esperienza d’uso, il pannello se la cava discretamente in quasi tutte le situazioni. I neri non sono assoluti e la luminosità massima non è molto elevata con la conseguente difficoltà di visualizzazione in giornate particolarmente soleggiate.
È presente il notch gestibile via software. L’utente può decidere di eliminarlo completamente, di renderlo a goccia o di lasciarlo squadrato così com’è in stile Essential Phone. Peccato per l’assenza del pulsante dedicato tra quelli di navigazione che – nella generazione precedente – consentiva di nascondere la tacca in maniera veloce senza dover entrare nelle impostazioni. C’è il LED di notifica, un elemento di cui ormai quasi tutti gli smartphone sono privi.
Il cuore pulsante è il SoC Mediatek Helio P22 accoppiato a 3 Gigabyte di RAM e 64 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite micro-SD fino a 256 Gigabyte. In generale, lo smartphone svolge bene il suo dovere. Nessun problema per lo svolgimento delle normali attività quotidiane merito anche della leggera personalizzazione software effettuata da Wiko. In alcune situazioni, però, va un po’ in affanno. Mi è capitato di dover chiudere tutte le applicazioni in background per far ritornare il dispositivo in condizioni ottimali.
Il software a bordo è Android 9 Pie in versione quasi stock. Degna di nota è la funzione Simple Mode attivabile da Funzioni Wiko che trasforma l’interfaccia del dispositivo con icone più grandi per le funzioni più basilari, come Foto, Telefono, Messaggi. Un’opzione interessante che rende Wiko View 3 uno smartphone adatto anche a un pubblico meno vicino al mondo tecnologico. Peccato, però, che si ritorna all’interfaccia classica se accidentalmente si preme sul pulsante di navigazione che porta alla Home. In questo caso, l’utente è costretto a dover ripassare dalle impostazioni per riattivare la Simple Mode.
Non brilla la connettività: Wi-Fi monobanda, supporto dual-SIM, Bluetooth 4.2, A-GPS, GLONASS, GALILEO, BEIDOU, porta micro-USB anziché Type-C e non c’è il supporto NFC. Non manca il jack audio da 3.5 mm, una soluzione che personalmente preferisco sempre. Il comparto audio si compone di un singolo speaker posto sul bordo inferiore.
Ottima autonomia, fotocamera oltre le aspettative
Wiko View 3 integra una batteria da 4.000 mAh senza supporto alla ricarica rapida. Il tutto si traduce in ottimi risultati in termini di autonomia. Si riesce tranquillamente ad arrivare a sera e con un utilizzo più blando si riescono a coprire anche due giorni. Nel mio caso, sono riuscita a stare lontana dalla presa elettrica per più di 30 ore consecutive a fronte di 3 ore e 51 di schermo acceso.
Il comparto fotografico va decisamente oltre le aspettative. Sul posteriore sono state implementate tre fotocamere che – grazie alla presenza di un sensore grandangolare da 13 Megapixel non comune in questa fascia di prezzo – offrono grande versatilità. Il sensore principale è da 12 Megapixel accoppiato a un sensore per la profondità di campo da 2 Megapixel.
Le foto in diurna sono belle, con colori nitidi e abbastanza dettagli soprattutto se si utilizza l’HDR. C’è del rumore ma il software tenta di ridurlo aumentando il livello di nitidezza. A volte, il contrasto è un po’ troppo elevato ma nella maggior parte dei casi migliora il risultato rendendo gli scatti perfetti per la condivisione sui social. In alcuni casi, poi, le immagini risultano un po’ piatte.
Buoni risultati anche per le foto grandangolari. Il risultato cala drasticamente in notturna. Subentra del rumore, i colori risultano impastati e si registra una grande perdita di dettagli. Se poi non si ha la mano ben ferma, la foto apparirà poco gradevole. C’è la modalità notte che però non migliora molto la situazione. I video possono essere registrati fino alla risoluzione Full HD.
Discorso analogo per la fotocamera frontale da 8 Megapixel (f/2.0). Buoni gli scatti in diurna soprattutto in condizioni ottimali di illuminazione. I selfie mostrano colori naturali ma il livello di dettaglio non è elevato. C’è l’immancabile effetto bokeh (fondo sfocato) che scontorna, però, in maniera un po’ innaturale. Il risultato resta tuttavia soddisfacente. Nel complesso, è un comparto fotografico da promuovere per quanto riguarda gli scatti in diurna e da migliorare per la resa in notturna.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Wiko View 3 è uno smartphone da tenere in considerazione se si ha un budget al di sotto dei 200 euro. Il prezzo di listino di 199 euro è assolutamente in linea con quanto offerto. È il dispositivo adatto per diverse categorie di utenti. È perfetto per il pubblico giovanissimo che sta per ricevere il primo smartphone. È adatto per chi non ha grandi pretese e desidera un dispositivo che sia in grado di svolgere le attività quotidiane. Senza dimenticare che la Simple Mode lo rende adeguato a coloro che sono lontani dalla tecnologia grazie all’interfaccia semplice che ricorda i cellulari che non erano ancora smart.
Uno dei punti di forza è senza dubbio la batteria da 4.000 mAh che con utilizzo moderato assicura anche due giorni di autonomia. Il comparto fotografico è versatile grazie alla fotocamera grandangolare e si è dimostrata all’altezza del segmento di appartenenza, almeno in diurna. Una maggiore stabilità dal punto di vista prestazionale e un display migliore avrebbero dato un valore aggiunto a Wiko View 3. Inoltre, dovrà vedersela con dispositivi come il Redmi Note 7 (venduto allo stesso prezzo), ma potrebbe riuscire a ritagliarsi una buona posizione soprattutto in vista del naturale calo di prezzo che contraddistingue i dispositivi Android.
VERDETTO
Wiko View 3 è uno smartphone da tenere in considerazione se si ha un budget al di sotto dei 200 euro. Il prezzo di listino di 199 euro è assolutamente in linea con quanto offerto. È il dispositivo adatto per diverse categorie di utenti. È perfetto per il pubblico giovanissimo che sta per ricevere il primo smartphone. È adatto per chi non ha grandi pretese e desidera un dispositivo che sia in grado di svolgere le attività quotidiane. Senza dimenticare che la Simple Mode lo rende adeguato a coloro che sono lontani dalla tecnologia grazie all’interfaccia semplice che ricorda i cellulari che non erano ancora smart. A tutto ciò si aggiunge un’ottima autonomia (grazie alla batteria da 4.000 mAh e un software Android 9 Pie quasi stock) e un comparto fotografico convincente e versatile composto di tre fotocamere, tra cui una grandangolare. Una maggiore stabilità dal punto di vista prestazionale e un display migliore avrebbero dato un valore aggiunto a Wiko View 3 che resta comunque un valido prodotto
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